Scuola Medica Modicana-L’antica medicina
Nelle Case degli Avi su un soppalco in vetro, accarezzato da un gioco di luci esoterico, in un aggrottato con cavità ipogee che si ramificano in stupefacenti architetture litiche, è possibile visitare reperti, testimonianze e produzioni editoriali d’epoca, riguardanti l’antica medicina, ed in particolare la storia della scuola medica nella Contea di Modica. Grazie ai preziosi arredamenti e agli arnesi custoditi al suo interno, la sezione museale offre uno spaccato di ciò che doveva essere l’ambiente e le consuetudini mediche del medioevo. Meritano un cenno a parte, la preziosa libreria custodente volumi medici del ‘700 e del‘800 e la collezione di strumenti medici e chirurgici dell’Otto e Novecento con importanti dispositivi e svariati attrezzi medici. Impreziosiscono il percorso alcune testimonianze fotografiche di antiche malattie quali la sifilide, scatti d’epoca che riprendono i danni inflitti sui corpi dei malcapitati “amanti profani”.
Per scuola medica modicana intendiamo quel periodo storico che va dalla seconda metà del 1600 alla prima metà del 1800, durante il quale cinque astri di prima grandezza brillarono nel firmamento medico modicano. Si chiamavano Diego Matarazzo, Tommaso Campailla, Gaspare Cannata, Michele Gallo, Pietro Polara. Durante questo lasso di tempo possiamo, con legittimo orgoglio, asserire che Modica fu uno dei fari più luminosi della medicina siciliana. Tutti e cinque condivisero le stesse idee, orientarono il pensiero medico modicano al punto di farlo confluire in quello medico universitario moderno. Sebbene vivessero lontani dai grossi centri culturali italiani essi riuscirono nondimeno a cogliere i più bei raggi di luce, ovunque essi si irraggiassero. Il ritorno ad Ippocrate, ripulito da incongrue aggiunte medievali ed un sano empirismo a letto del paziente è l’emblema di quella Scuola. Una linea ideale univa allora Modica a Palermo. La cultura modicana era quella palermitana e viceversa. In seguito ad epidemie, i malati abbienti palermitani venivano curati da medici modicani. Palermo e Modica non solo mantennero in vigore lo studio della medicina, ma lo diffusero nelle altre città della Sicilia e lo migliorarono ancora
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